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“Fra cielo e terra” non si propone semplicemente come una collana di libri su un argomento poco trattato nella vita quotidiana, come l’Oltrevita e suoi vari aspetti, quali il il trapasso, cosa succede dopo la morte, il lutto, come restare in contatto con chi attraversa quella Soglia prima di noi e trovare gli strumenti per sintonizzarci con il Mondo dello Spirito non solo occasionalmente ma grazie alla scelta di un preciso stile di vita. “Fra cielo e terra” si propone anche, in qualità di blog, come uno spazio dedicato in cui sentirsi a proprio agio e in sintonia con se stessi, come centro di smistamento dati per mettere il lettore in contatto con altri entusiasti ricercatori sull’argomento, come proposta di bibliografia di scritti utili e ispirati, come fonte di informazioni su centri di formazione per la medianità professionale e ogni altra risorsa che possa rivelarsi utile e pratica o anche solo semplicemente di stimolo a proseguire un proprio percorso individuale di ricerca personale.
Gli argomenti che questa nicchia include sono tanti: dai modi in cui lo scetticismo ci tutela da possibili delusioni al vasto ventaglio di opportunità che un atteggiamento improntato all’apertura mentale può offrirci sul nostro cammino; dal ruolo di argomenti popolari e nel contempo anche potenzialmente pericolosi per una persona a lutto, come il concetto della reincarnazione vista come sequenza di vite vissute una dopo l’altra NEL tempo lineare, in base al quale noi perderemmo dopo la morte la nostra identità personale, a concetti molto più semplici e autentici che dimostrano invece che la nostra identità personale è eterna e indistruttibile; dal modo in cui il lutto impone spesso una pausa forzata (qualcuno in termini sportivi lo definirebbe un time out) in questo genere di ricerche e un’immensa dose di pazienza con noi stessi al ruolo paralizzante che la nostra formazione culturale gioca nel limitare e precludere le nostre potenzialità innate di contatto con il Mondo dello Spirito. Cosa più importante, “Fra cielo e terra” è qui per ricordarci che noi tutti siamo spirito, sia che la nostra condizione attuale sia quella di spiriti incarnati, sia che quella dei nostri cari sia invece di spiriti disincarnati.
Viviamo in un mondo malato di egoismo, materialismo, arrivismo, capace di considerare l’AMORE che per esempio i sopravvissuti a una esperienza di NDE cercano di condividere una sorta di malattia. Rinnegare la nostra essenza spirituale, perché magari è giudicato insano o morboso interessarsi di questi argomenti, significa a mio parere rinnegare la parte più importante di noi.